Titolo originale: helix
autore: Cameron Porsandeh
anno: 2014 – 2015
Helix è la classica serie per gli amanti delle situazioni chiuse, con ritmi serrati e un cliffhanger a ogni fine puntata.
Il medical thriller
Ok, dopo l’entrata in scena di CSI in ogni sua possibile declinazione e relativi derivati che spaziano dall’ambiente militare a quello strettamente medico, il genere Medical Thriller ha raggiunto vette di saturazione quasi insopportabili.
Dopo aver attinto ai ritmi serrati delle prime stagioni di E.R., a essere sinceri non si è più visto molto di nuovo.
Eppure il mondo della medicina è così sterminato da offrire infiniti appigli narrativi.
Helix non rientra strettamente in questo genere, dato che molti ne hanno parlato come di un sci-fi drama, ma bisogna riconoscere qual è il punto di partenza: una misteriosa epidemia che il CDC (Centro per il Controllo delle Malattie degli Stati Uniti) deve studiare e risolvere.
Tutta la serie è quindi un susseguirsi di esami clinici, test, laboratori, prelievi.
Più medical di così…
Prima stagione
Da quando Alien di Ridley Scott ci ha insegnato che “nel vuoto nessuno può sentirti urlare” e che ritrovarsi in un ambiente chiuso e limitato con una bestiola affamata a inseguirci è uno dei peggiori incubi, ambientare una storia tensiva richiede che venga rispettato questo schema.
Quindi, la prima stagione di Helix è ambientata in una stazione ad alta tecnologia in Groenlandia. In questa struttura è ospitato un enorme laboratorio all’interno del quale esplode l’epidemia.
In sintesi: ambiente chiuso, epidemia, difficoltà imposte dalla latitudine, interessi personali dei personaggi che confliggono.
Cosa potrebbe andare storto, per i protagonisti?
La stagione si compone di 13 puntate e vi posso dire che le darei un bel 9 (poteva essere un 10, il perchè lo capirete a breve).
seconda stagione
La seconda stagione è il motivo per il quale la prima serie non merita il punteggio pieno.
Avrebbero potuto fermarsi lì, perché la sceneggiatura della seconda non regge nemmeno un po’ rispetto a quanto fatto precedentemente.
Ci sono una serie di derive di trama che mi ricordano gli sceneggiatori di Lost quando non sapevano più che inventarsi.
Davvero, la seconda stagione di Helix evitate di guardarla.
(Tanto lo so che poi funziona come con gli elefanti rosa che non dovreste pensare, ma almeno vi ho avvisati.)
menzioni speciali
Quindi che dire? Helix è una adorabile incompiuta, vittima dei suoi stessi sceneggiatori che non hanno saputo mantenere nel tempo la verve messa in campo nella prima stagione, davvero piacevole.
Mi permetto di citare un attore e una attrice che spiccano per motivi di capacità recitativa nella serie.
Hiroiuchi Sanada (Ring, L’Ultimo Samurai, 47 Ronin, Life) interpreta il determinato quanto ambiguo direttore della stazione artica: ineffabile.
Jeri Ryan (Star Trek Voyager, Body of Proof, Star Trek: Picard) che fa una comparsa in alcuni episodi come ex-compagna di Hiroiuchi Sanada: spietata.
