Titolo originale: watchmen
Autore: Alan Moore, dave gibbons & John Higgins
Anno: 1986 – 1987
Watchmen è l’antesignano di ogni successivo fumetto che guardi al lato oscuro del supereroe, la decostruzione meditata e strutturata del mito dell’eroe superumano che imperava nel fumetto americano dai tempi di Superman.
alan moore, di nuovo
Siamo di nuovo alle prese con Alan Moore, dopo averne letto nell’articolo di V per Vendetta.
Il suo spirito acutamente critico e speculativo non lascia nulla al caso e si addentra nuovamente nei meandri dell’animo umano.
Perché, anche se sono dotati di supereroi, fondamentalmente sono esseri umani.
E, a dispetto dei loro superpoteri, non sono esenti da difetti e mancanze.
mi pare di averli già visti
Leggendo le tavole dell’opera, si ha una netta sensazione di deja vu. Quell’eroe dalle ali di gufo ricorda così tanto quello vestito da pipistrello, quell’altro tutto perfettino e invincibile ricorda così tanto quello con i mutandoni di fuori e la S sul petto… Alan Moore prende gli eroi assiomatici della DC e li trasfigura in un mondo dove i supereroi sono stati dapprima mitizzati e poi messi al bando.
In un mondo sull’orlo della guerra nucleare ai tempi della Guerra Fredda, qualcuno si sta prendendo la briga di uccidere i vecchi supereroi chiamati Watchmen.
E i sopravvissuti cercano di capire il perché.
il tono narrativo
Il disincanto dell’intera opera risiede nella controversa figura del Comico, il primo eroe a lasciarci le penne e motore dal quale tutto parte. Il suo aver vissuto al limite, dotato di un cinismo disturbante, ha il merito di dire a chiare lettere come stanno le cose.
“Che fine ha fatto il sogno americano? Si è avverato!
L’amarezza di questa sconcertante verità, con tutte le conseguenze che porta con sè, pervade ogni tavola disegnata da Gibbons.
who watches the watchmen
A distanza di quasi quarant’anni, continua a essere un’opera di sconcertante attualità.
Non solo per i temi relativi al mondo dei supereroi, ma anche della realtà contemporanea.
Siamo ancora qui a parlare di pericolo nucleare, di scelte politiche, di poteri che non guardano in faccia a nessuno per proteggere i propri interessi.
L’opera è stata così impattante su tutti i successivi fumetti che sovente e spesso nelle tavole di altri autori, sui muri di sfondo delle vignette, si può leggere la scritta “Who watches the watchmen“, uno dei motti del fumetto originale.
References
Alan Moore su Enciclopedia Britannica
Watchmen su Wikipedia